mercoledì 4 agosto 2010

dei rapporti di potere

Dimmi perché ti desidero ancora, perché il tuo nome ritorna
come l'ascia alla ferita in una amara visita di mezzanotte,
ai bordi di un cimitero dove larve moltiplicano
umide bave, infinito inventario di goffagini,
dimmelo dal nulla dietro cui adesso ti barrichi, dimmi
perché mi basta comporre un meccanismo elementare di sillabe,
digitare nel cuore della nebbia le cifre del tuo nome
per essere nella solitudine
sopraffatto dalla speranza di una impercettibile migrazione di dita nei miei capelli,
di una fraganza in cui abita il muschio.
(J. Cortàzar, Aftermath)